Fedeltà a Dio o alla propria religione?


"La « lealtà ad una organizzazione », e di come accade che persone benevole e benintenzionate siano indotte a prendere decisioni e a commettere azioni che sono sgarbate e ingiuste, perfino crudeli.
La « lealtà ad un'organizzazione » può condurre la gente ad incredibili conclusioni, la induce ad accettare con la ragione le più grossolane ingiustizie, la esime dall'essere particolarmente preoccupata di qualsiasi sofferenza possa provocare una direttiva.
Ovviamente, l'effetto desensibilizzante che la lealtà ad un'organizzazione può provocare, è ben documentato, essendo stato ripetutamente dimostrato attraverso i secoli, sia nella storia religiosa che in quella politica, come nei casi limite dell'Inquisizione e del regime nazista. Tuttavia, esso può ancora produrre una ripugnanza quando si manifesta nei nostri paraggi, in un ambito nel quale non ce lo saremmo mai aspettato.
Nella mente degli inquisitori la prima esigenza era non la lealtà a Dio e alla sua Parola, ma la lealtà all'organizzazione e alle sue dottrine.". 

Raimond Franz

Commenti

Post popolari in questo blog

La Provvidenza Divina: Tra Adorazione e Abuso: Come una Dottrina di Conforto è Diventata Scusa per l'Indifferenza Morale

Chi sono i Nuovi Calvinisti?

Il Figlio della Perdizione

Preterismo e Futurismo

La Roma Papale e l'Unione Europea