La moltitudine come segno della vera chiesa
La Teologia Romana insegna, che la moltitudine è una caratteristica della vera Chiesa (Bellarm., De Eccl. notis, lib. Iv, cap. 7, 2 1).
ASCOLTIAMO LA PAROLA DI DIO
Secondo la Parola di Dio la moltitudine è stata sempre la caratteristica della chiesa riprovata, e tutta la Bibbia è piena di sentenze per riprovare la moltitudine, e per vietare ai fedeli di seguirla. Difatti Quando Dio mandò il diluvio sulla terra, otto persone soltanto formavano la sua Chiesa, che fu salvata nell'arca. Se Noè fosse stato discepolo di Bellarmino, sarebbe uscito dall'arca per starsene con la moltitudine. Duemilaetrecento anni dopo la creazione del mondo, cioè sei secoli e mezzo dopo il diluvio, tutta la Chiesa consisteva in settanta persone; (Esod. I, 5). Tutta l'immensa moltitudine all'infuori di quei settanta non apparteneva alla vera Chiesa.
Trentun secoli dopo la creazione, il profeta Elia parlava cosi: " I figliuoli d'Israel hanno abbandonato il tuo patto, hanno disfatto i tuoi altari, ed hanno ucciso con la spada i tuoi profeti; ed io sono restato solo, eppure anche cercano di tormi la vita " (l dei Re, 19, 10)
La vera Chiesa era allora concentrata nel solo Elia: dopo un tal fatto cosa diviene la teoria del Bellarmino?
1. "Entrate per la porta stretta; perchè larga è la porta, e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. Quanto è stretta la porta, ed angusta la via che mena alla vita! e pochi son coloro che la trovano " (Mat 7, 13, 14).
Anche secondo le teorie del Bellarmino la via, che mena alla vita, à la vera Chiesa; ma questa è una via angusta, una porta stretta, che pochi trovano, e la seguono: dunque la vera Chiesa è quella dei pochi; non quella dei molti. Di più, la via che mena alla perdizione non è la vera Chiesa: ma i molti sono coloro che seguono la via di perdizione: dunque i molti non sono nella vera Chiesa: dunque la moltitudine, anzichè essere un carattere della vera Chiesa, come dice Bellarmino, è il carattere di una Chiesa riprovata.
2. " Molti sono chiamati, ma pochi eletti" (Mat. 20, 16).
Gli eletti, cioè i veri fedeli, che formano la vera Chiesa secondo la dottrina di Gesù Cristo, sono pochi; ma secondo la dottrina di Bellarmino e socii sono molti: a chi crederemo noi?
3. "Non temere, o piccola greggia; perchè al padre vostro è piaciuto di darvi il regno " (Luc. 12, 32).
La vera Chiesa à chiamata la piccola greggia mentre la falsa Chiesa, la Chiesa dell'Anticristo e del falso profeta, è chiamata Babilonia la grande (Apoc. 18). La moltitudine dunque anzichè essere il segno della vera Chiesa è il segno della falsa.
4. "Da quell'ora molti dei suoi discepoli si trassero indietro, e non andavano più intorno con lui. Laonde Gesù disse ai dodici: non ve ne volete andare ancora voi? " (Giov. vi, 66, 67).
Se gli Apostoli avessero seguita la teoria del Bellarmino, avrebbero anche essi abbandonato Gesù Cristo: perchè la moltitudine si allontanava da Lui, ed essi erano restati in pochi. Un'altra semplice riflessione su questo passo: quale era la vera Chiesa, la moltitudine ehe si allontanava da Gesù Cristo, o i pochi che restavano con Lui?
5. " E benchè avesse fatti cotanti segni davanti a loro, non però credettero in lui; acciocchè la parola che il profeta Isaia ha detta si adempiesse: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? ed a cui è stato rivelato il braccio del Signore? (Giov. 11, 37, 38).
La moltitudine è sempre restia: e ciò era anche predetto dai profeti
6. " Ma i principali sacerdoti persuasero alle turbe che chiedessero Barabba, e che a facessero morire Gesù" (Matt. 27, 20)
Le turbe, cioe la moltitudine, in questo caso non seguivano la Parola di Dio; ma seguivano invece i suoi conduttori, cioè i principali sacerdoti, ed essi la conducono a gridare in favore di Barabba, ed a chiedere la morte di Gesù. I discepoli secondo le teorie di Bellarmino, avrebbero dovuto unirsi alla moltitudine, e gridare " sia crocifisso."
7. " Ed in quei giorni Pietro levatosi in mezzo dei discepoli disse: (or la moltituine delle persone tutte insieme era d'intorno a centoventi persone) " (Atti, 1, 15)
Ecco in Gerusalemme una immensa moltitudine di uomini religiosi d'ogni nazione di sotto il cielo (Atti II, 5); i quali erano andati per celebrare la festa: da un altro lato 120 persone oscure erano unite in una sofitta a pregare. Lo Spirito santo scende a santificare la sua Chiesa; ma tralascia la grande moltitudine per andare a posarsi sul piccolo gregge. Quanto le operazioni dello Spirito santo sono opposte alle teorie del Bellarmino!
8. " E tutta la terra si maravigliò dietro alla bestia; ed adorarono il dragone che aveva dato la podestà alla bestia ; adorarono ancora la bestia dicendo: chi è simile alla bestia, e chi può guerreggiare con lei? (Apoc. 13, 3, 4)
La moltitudine segue la bestia, adora la bestia. Se dunque la moltitudine è il carattere della vera Chiesa la vera Chiesa non sarà quella di Cristo, ma quella della bestia.
9. " E le fu dato (alla bestia) di far guerra ai santi e di vincerli: le fu data parimente potestà sopra ogni tribù, lingua e nazione. E tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti, fin dalla fondazione del mondo, nel libro della vita dell'Agnello che è stato ucciso, l'adorarono " (Apoc 13, 7, 8).
Se la moltitudine è la caratteristica della vera Chiesa come dice Bellarmino, la vera Chiesa sarà quella che adora la bestia, e che fa la guerra ai santi: mentre gli eletti, i santi, i pochi saranno nella Chiesa falsa. Lettore, non è veramente cosi che giudicano i seguaci di Bellarmino?
10. " Vieni, io ti mostrerò la condanna della gran meritrice che siede sopra molte acque; con la quale hanno fornicato i re a terra, e del vino, della cui fornicazione sono stati inebriati gli abitanti della terra " (Apoc. 17, 1, 2).
Le acque, sopra le quali siede la gran meretrice, significano popoli, moltitudini, nazioni, lingue (v. 15) Lo Spirito santo sapeva che le nazioni, i popoli, i re avrebbero fatto adesione alla bestia, ed avrebbero fatta causa comune con essa; e perciò ne avverte gli eletti che appartengono alla sua Chiesa, affinché non seguano la moltitudine che è la caratteristica della bestia. Ma come di una caratteristica della bestia vuole Bellarmino farne una caratteristica della vera Chiesa? È la meretrice, non la vera Chiesa di Cristo, che ha il potere sopra la moltitudine, i popoli e le nazioni. Il fine della Chiesa di Gesu Cristo è il regno (Luc. 12, 32): il fine della gran meretrice è la condanna.
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