Tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio - La caviglia rotta di Gilpin
La caviglia rotta di Gilpin
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Mary Tudor, conosciuta come Bloody Mary (Maria la Sanguinaria)", una fervente cattolica devota al Papa, impiegò l'Inquisizione per bruciare non meno di 288 martiri credenti della Bibbia. La maggior parte di loro morirono perché rinnegarono il dogma cattolico che Gesù Cristo è realmente presente, carne e sangue, corpo e anima, divinità e umanità nel pane della comunione. (https://evangelodelregno.blogspot.com/2020/04/uccisione-sistematica-dei-credenti-la.html) |
In Inghilterra, durante i primordi della Riforma verso la fine del regno della Regina Maria, Bernard Gilpin, un pastore riformato, visse nel nord dell'Inghilterra. Il fratello Gilpin era profondamente amato dai poveri abitanti del villaggio a cui prestava servizio; e da loro aveva ricevuto il titolo di "Apostolo del Nord".
Uno dei testi biblici preferiti da Bernard, e che egli usava per ispirare con la speranza ed il coraggio tutti quelli che conosceva, era Romani 8:28, che dice: "Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento". Qualunque cosa accadesse, buona o cattiva, la sua parola era sempre la stessa: "Ah, bene, sia fatta la volontà di Dio; tutto è per il meglio".
La Regina Maria era un'acerrima nemica del protestantesimo; e durante il suo regno, molte persone persero la vita per aver abbracciato la fede riformata. Un giorno, mentre il signor Gilpin era immerso nel suo studio della Bibbia, qualcuno bussò alla sua porta. Un distaccamento di soldati era stato inviato dalla regina per arrestarlo con l'accusa di eresia. Lo avrebbero portato a Londra, dove sarebbe stato condannato per tradimento e gli avrebbero dato il tipico processo fittizio che ricevevano tutti coloro che erano sospettati di eresia. Mentre Gilpin si preparava per andare con i soldati, la notizia del suo arresto si diffuse rapidamente. Ben presto un folto gruppo di abitanti del villaggio si era radunato per piangere la perdita del loro pastore e per dirgli addio. Mentre si preparava a lasciarli, niente metteva in dubbio che sarebbe presto morto sul rogo dei martiri, il fratello Gilpin cercò di incoraggiarli con le parole: "Sia fatta la volontà di Dio; tutto è per il meglio".
Vicino al tramonto del secondo giorno di cavalcata, i soldati e Gilpin arrivarono in un piccolo villaggio. Il capitano si informava su una locanda in cui passare la notte. Mentre scendevano, Gilpin cadde. Questo agitò talmente tanto il suo cavallo che si imbizzarrì lungo la strada acciottolata, trascinando Gilpin dietro di sé.
Quando uno dei soldati finalmente fermò il cavallo e Gilpin cercò di alzarsi in piedi, un dolore acuto gli corse su per la gamba. Un esame più attento rivelò una caviglia rotta e sanguinante, oltre ad altri gravi tagli e graffi. Gravemente ferito, dovette essere trasportato nella locanda da altri tre uomini.
Il capitano era furioso. Sapeva che questo significava un ritardo nel loro viaggio. Il mattino seguente mandò avanti tutti gli uomini per riferire lo sfortunato incidente al suo comandante, mentre lui rimaneva con il prigioniero. Rivolgendosi a Gilpin, il capitano disse con rabbia: "Suppongo che mi dirai che è tutto per il meglio?"
"Signore, non ho dubbi che lo sia", rispose docilmente Gilpin. Il rozzo capitano rideva guardando l'uomo che presto avrebbe perso la vita per aver predicato contro la religione ufficiale dell'Inghilterra.
"Suppongo che tu creda," continuò il capitano, "che tutto sia andato bene per i tuoi amici Latimer e Ridley quando sua altezza reale ha bruciati sul rogo". Prima che Gilpin potesse rispondere, l'ostile capitano continuò: "E che dire dell'arcivescovo di Canterbury? Non potete dirmi che lui si sia sentito così quando lei gli ordinò di dare la vita affinché ne fosse felice".
Passarono poco più di due settimane nella piccola locanda, mentre il capitano continuava il suo incessante attacco alla fiducia di Gilpin che Dio avrebbe operato le cose per il suo bene. Il capitano però non ebbe tutto il tempo di parlare, e non c'è dubbio che nell'ascoltare le risposte pazienti del tranquillo uomo di Dio, il cuore del capitano rude fu toccato.
Proprio prima del giorno in cui si era stabilito che le condizioni di Gilpin erano migliorate a sufficienza da permettergli di fare il viaggio a Londra per affrontare il processo e la morte certa, il banditore della città passò davanti alla locanda annunciando che Maria era morta e che ora Elisabetta regnava al suo posto. Elisabetta era protestante; e il capitano, rendendosi conto che sarebbe stato inutile portare Gilpin più lontano, lo liberò sul posto.
Il riformatore protestante ritornò al suo gregge, e il capitano in servizio a Londra. Anche se le loro origini e le loro credenze erano diverse come la notte e il giorno, c'era una cosa che entrambi sapevano essere vera; ed è che "tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio", anche la rottura di una caviglia.
Traduzione: evangelodelregno.blogspot.com
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