LA MENTALITÀ DEL BUNKER: UN AVVERTIMENTO DOTTRINALE RIFORMATO



Il credente avverte spesso un disagio profondo. Il mondo cade nel disordine, le verità eterne sono schernite, le autorità mentono. Sembra che un inganno fondamentale venga perpetrato per allontanare l'uomo da Dio. In risposta, nel cuore del cristiano si risveglia uno zelo santo e difensivo: il desiderio di custodire la verità, smascherare la menzogna, e rimanere fedele alla Parola di Dio a ogni costo.

Tuttavia, questo zelo viene spesso dirottato in campi di battaglia falsi, dove, anche in caso di apparente vittoria, si perde la guerra per le anime.

Lo vediamo in tre forme principali:

Il Bunker Cosmologico. La convinzione che difendere l'inerranza biblica richieda l'adesione a una terra piatta e immobile, considerando l'eliocentrismo una cospirazione satanica.

Il Bunker del Creazionismo della Terra Giovane. La convinzione che difendere Genesi richieda l'affermazione di una creazione letterale in sei giorni di 24 ore, avvenuta circa seimila anni fa, contrapponendo una "scienza della creazione" a tutte le discipline scientifiche consolidate.

Il Bunker del Nazionalismo Cristiano. La convinzione che la battaglia cosmica si rifletta fedelmente negli scontri tra nazioni, civiltà e religioni moderne, trasformando la lealtà politica in prova di fede e alimentando fobie contrarie alla carità cristiana.

Queste tre mentalità, seppur mosse da un desiderio sincero di fedeltà, rappresentano un grave disorientamento dottrinale e spirituale. Sono esempi di una "mentalità da bunker" i cui errori devono essere compresi alla luce della sana dottrina.

ANATOMIA DI UN BUNKER: CINQUE ERRORI DOTTRINALI

Questa mentalità incorre sistematicamente in cinque errori:

Primo, crea una falsa dicotomia settaria. Il corpo di Cristo, unito nella fede essenziale, viene diviso in base a opinioni su questioni secondarie. Il mondo degli uomini, creati a immagine di Dio, viene diviso in "buoni" (la nostra tribù) e "cattivi" (tutti gli altri). Ciò contraddice l'insegnamento sull'unità della Chiesa (Efesini 4:3-6) e sulla dignità di ogni uomo (Genesi 9:6).

Secondo, identifica erroneamente il Nemico. La Scrittura insegna che "il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre" (Efesini 6:12). Il nemico non è il musulmano, il russo, lo scienziato secolare, ma Satana, il peccato e la morte. Combattere contro persone è un tragico fraintendimento della guerra spirituale.

Terzo, confonde la rivelazione con i suoi modi culturali. Rifiuta il principio dell'Accomodamento Divino, per cui Dio, nella Sua sapienza e condiscendenza, ha usato il linguaggio e le concezioni del tempo degli agiografi per comunicare verità soprannaturali e salvifiche. Si pretende una precisione scientifica moderna da testi che intendono rivelare il "chi" e il "perché" della creazione, non il "come" tecnico. Ciò conduce a un letteralismo selettivo che indebolisce l'ermeneutica coerente.

Quarto, eleva questioni secondarie a dogma primario. Posizioni su forma ed età della terra, o fedeltà politico-culturali, vengono erette a test di ortodosia, equiparate alle dottrine centrali della fede (come la giustificazione, l'espiazione, la resurrezione). Questo viola il principio paolino di non giudicare su "questioni dubbie" (Romani 14:1) e offusca il nucleo del Vangelo.

Quinto, sceglie un terreno di scontro distraente e fondamentalmente estraneo alla missione della Chiesa. Impegnare la Chiesa in dispute su modelli fisici o cosmologici (siano essi la sfericità della terra, l’età dei fossili, o la forma del firmamento) significa accettare il presupposto naturalista che la verità della Rivelazione vada verificata o falsificata sul piano delle scienze naturali. Questo è un cedimento epistemologico. Non si tratta di "avere paura dello scherno", ma di riconoscere che la missione della Chiesa è di natura soprannaturale: proclamare il Regno di Dio, la salvezza in Cristo e il giudizio a venire. Trasformare questa missione in una difesa apologetica di uno specifico modello cosmologico antico significa abbandonare il proprio campo di autorità unica—quello della Parola di Dio su Dio, sull'uomo e sulla Redenzione—per combattere sul campo dell'avversario, dove la Chiesa non ha né l'autorità né il mandato di pronunciarsi in termini tecnici. È un dirottamento della vocazione del popolo di Dio.

IL VERO CAMPO DI BATTAGLIA: LE DOTTRINE FONDAMENTALI

La mentalità da bunker si fissa su domande sbagliate: Come? e Quando? nella creazione, o Chi? in senso nazionale.

La teologia riformata, fedele alla Scrittura, si concentra sulle domande essenziali stabilite dai suoi simboli confessionali:

Chi è Dio? Il Dio uno e trino, sovrano, santo, giusto e misericordioso, che crea e governa tutte le cose per la Sua gloria.

Chi è l'uomo? Creato a immagine di Dio, ma caduto in uno stato di depravazione totale, incapace di salvarsi e bisognoso di redenzione.

Qual è la via di salvezza? L'opera di Cristo Mediatore, la sua obbedienza attiva e passiva, la sua espiazione vicaria e la sua resurrezione, applicata a noi per mezzo della fede sola, per grazia sola, secondo l'eterno patto di redenzione.

Qual è il fine ultimo? La gloria di Dio nella manifestazione delle Sue perfezioni.

Questo è il campo di battaglia immutabile: la verità su Dio, l'uomo, il peccato, Cristo e la salvezza. Qui, la "spada dello Spirito" (Efesini 6:17) è imbattibile. Nessuna scoperta scientifica o mutamento politico può scalfire queste realtà.

Quando uno scettico usa la scienza per negare il disegno divino, non siamo chiamati a rifiutare i dati, ma a mostrare l'insufficienza del naturalismo materialista a spiegare la legge morale, la coscienza o la razionalità stessa. Quando incontriamo persone di altre culture o fedi, vediamo peccatori bisognosi di grazia, come lo eravamo noi, e proclamiamo il Cristo che riconcilia a Sé tutti coloro che il Padre gli ha dato.

LA COSPIRAZIONE REALE: UNA QUESTIONE METAFISICA

Se esiste uno "spirito dell'errore" (2 Tessalonicesi 2:11), il suo scopo strategico è proprio di dirottare l'attenzione della Chiesa. Vuole che sprechiamo le nostre forze in dispute marginali e in paure tribali, così da apparire al mondo come una setta arrabbiata e retrograda, anziché come la colonna e sostegno della verità (1 Timoteo 3:15).

La vera cospirazione è dottrinale. È la promozione sistematica di una visione del mondo che nega il Dio sovrano, il peccato come colpa oggettiva, la necessità dell'espiazione e la realtà del giudizio. Contro questa menzogna, la Chiesa deve ergersi con chiarezza confessionale e predicazione fedele.

LA VIA DELLA FEDELTÀ: USCIRE DAL BUNKER

Afferra la dottrina dell'Accomodamento Divino. Riconosci la sapienza di Dio nel comunicare verità soprannaturali attraverso forme umane e storiche. Ciò non sminuisce l'autorità della Scrittura, ma ne esalta la natura di Parola di Dio data agli uomini.

Impiega la Scrittura per il suo scopo proprio. Essa è "utile per insegnare, per convincere, per correggere e per istruire nella giustizia" (2 Timoteo 3:16). Usala per portare le anime a Cristo, non per costruire trincee su questioni periferiche.

Ricorda la tua identità confessionale. La tua prima appartenenza è al popolo pattizio di Dio, eletto prima della fondazione del mondo, redento da Cristo, e chiamato fuori da ogni nazione. Questa identità in Cristo relativizza ogni lealtà terrena.

Combatti la battaglia teologica giusta. Unisciti a quanti, nella storia della Chiesa, hanno difeso il teismo biblico classico contro ogni forma di ateismo, panteismo o naturalismo. Su questo terreno, i credenti che hanno opinioni diverse sui meccanismi della creazione possono trovare unità sulle verità fondamentali della creazione.

Mantieni il centro al centro. Il sole della fede riformata è Soli Deo gloria. Tutto, incluso lo studio del creato e l'impegno nella società, deve condurre a glorificare Dio e a godere di Lui per sempre. Il mezzo principale è l'annuncio fedele del Vangelo di Gesù Cristo, il solo nome sotto il cielo per il quale possiamo essere salvati.

Il mondo non ha bisogno di cristiani rintanati in bunker, intenti a litigare su questioni marginali.

Il mondo ha bisogno di una Chiesa che, fondata sulla roccia della Parola di Dio e delle sue dottrine fondamentali, proclami con chiarezza, coraggio e carità l'evangelo della grazia a ogni creatura.

IL COMPITO PROFETICO: SMANTELLARE I BUNKER, NON COSTRUIRNE ALTRI

Non possiamo ingaggiare la vera battaglia spirituale mentre scusiamo le atrocità della nostra tribù o ignoriamo il sangue sulle mani delle altre. Per spezzare la mentalità del bunker "noi contro loro", dobbiamo prima guardare in faccia una dura verità: ogni bunker è costruito per coprire una tomba.

Considera questa denuncia spietata: 

"I Democratici coprono l'aborto. I conservatori coprono gli aborti di massa post-parto che Israele compie sui bambini palestinesi. I Cattolici Romani coprono i preti pedofili. Stanno tutti coprendo qualcuno. Stanno tutti coprendo qualche grave crimine, e continueranno a coprirlo perché quel crimine è nell'interesse e fa parte dei programmi dei loro movimenti." Così afferma Theodore Shoebat.
Questo non è cinismo, è chiarezza. È l'opera del profeta: esporre i mali specifici che ogni campo è mobilitato a difendere. Aborto, il massacro di bambini in guerra, l'abuso dei vulnerabili: non sono differenze politiche. Sono roccaforti demoniache, e interi movimenti sono stati strumentalizzati per proteggerle.

Denunciare questi bunker non è come viverci dentro. Il profeta sta fuori da tutti e dice: "Le vostre fortezze sono costruite su cadaveri. Uscite."

Ma è qui che molti rimangono intrappolati: smantellare i bunker non è vincere la guerra. È solo la demolizione delle false linee del fronte. Una volta esposti i bunker, affrontiamo il vero nemico. Non i Democratici, i conservatori o i chierici, ma lo spirito di omicidio, violenza e predazione che usa le istituzioni umane come ospiti.

IL DUPLICE COMPITO

Il nostro compito è duplice.

Primo, dobbiamo avere il coraggio dello smantellatore. Chiamare per nome il sangue sulle mani della propria tribù. Questo è pentimento.

Secondo, dobbiamo impugnare l'unica arma che può sanare la terra bruciata. Proclamare il Vangelo di Gesù Cristo, l'unico potere che può infrangere questi spiriti e redimere persone da dentro ogni bunker caduto.

Non confondiamo la demolizione con la costruzione. Il profeta spiana il terreno. L'evangelista pianta il seme del Regno. Dobbiamo essere entrambi, e non fermarci mai al primo passo.

Abbandoniamo i bunker. La nostra guerra è per la verità che conduce alla vita, e la nostra vittoria è già sicura in Cristo.

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