La Bibbia non è oscura



Nessuna sorpresa che gli uccelli notturni e gli schifosi gufi odino il sole, e si rintanino al suo apparire: essi vivono nelle tenebre, le tenebre sono la loro delizia; le tenebre per essi son luce. Andate a parlar loro del sole, ve ne diranno ogni male possibile.

Ma potremo noi credere seriamente che vi siano uomini i quali seriamente dicano che la Bibbia è oscura? Noi a tali uomini potremmo rispondere con un argomento chiamato dagli antichi dialettici "ad hominem": la Bibbia è oscura: lasciate dunque che il popolo la legga; non vi comprenderà nulla, e così non potrà avvenirgliene male alcuno. Ma una tale risposta lascerebbe correre una bestemmia che non possiamo assolutamente lasciar passare. Sì, è bestemmia il dire che la Bibbia è oscura. Usiamo di quella logica inesorabile, che il nostro popolo, non amante di sofìsticherie della curia, comprende così bene; e prendendo i principi stessi dei nostri avversari, tiriamo da essi le giuste conseguenze contro di loro. 

I preti convengono con noi 

1° che la Bibbia è parola di Dio; 
2° che essa è la manifestazione della divina volontà; 
3° che questa manifestazione è fatta agli uomini affinché possano trovare la via della salvezza. 

Qual’ è la conseguenza legittima che discende da questi principi? Eccola: dunque la Bibbia è chiara in tutto quello almeno che riguarda la nostra salvezza. Ed invero se essa non fosse chiara ed alla portata anche dei più semplici, si dovrebbe dire che Dio non ha potuto, o non ha saputo, o non ha voluto, esprimersi con chiarezza per essere inteso da quelli ai quali parlava. Ma, come si può dire che Dio non abbia potuto, o non abbia saputo? Non è Egli onnipotente e sapientissimo? Si potrebbe dunque supporre che Dio non abbia voluto esprimersi chiaramente: ma una tale supposizione è un’orribile bestemmia. 

Supponiamo un padre che dando i suoi ordini ai figli, li dasse in modo oscuro, affinché i figli non comprendessero, per il solo barbaro piacere di poterli punire come trasgressori di quelle cose che egli ha voluto che non comprendessero. Ecco la posizione che si fa a Dio quando si dice che la Bibbia è oscura. Dia, padre amoroso, manifesta agli uomini la sua volontà nella sua parola; ci avverte che secondo quella parola saremo giudicati; che al suo giudizio ogni bocca sarà turata, cioè ognuno che sarà condannato riconoscerà il suo torto; e potremo supporre senza bestemmia che quella parola che Dio ci ha data per guida, e sulla quale Egli giudicherà, sia oscura?

Ma dicendo la Parola di Dio essere oscura, noi accusiamo di menzogna Dio stesso che dice essere chiarissima. Non appena Dio ebbe manifestata la sua volontà a Mose, e gli ebbe ordinato di scriverla, che dichiarò che perfino i fanciulli, “ i quali non hanno ancora alcuna conoscenza, ” potevano comprenderla (Deut. 31, 9-13). Ogni sette anni Dio ordinò che si facesse la raunanza di tutto il popolo, e che là i sacerdoti e leviti leggessero a tutti, uomini, donne e fanciulli, la sua parola, affinché tutti udissero “ed imparassero a temere il Signore”. Se dalla lettura semplice della Bibbia gli uomini,
le donne, e perfino i fanciulli, dovevano imparare a temere il Signore, non è egli evidente che quella Parola è chiara persino ai fanciulli?

I salmi celebrano continuamente la chiarezza della divina Parola: 

La legge del Signore è perfetta, ella ristora l’anima; la testimonianza del Signore è verace, e rende savio il semplice. Gli statuti del Signore sono diritti e rallegrano il cuore; il comandamento del Signore è puro ed illumina gli occhi ” (Sal. 19, 8, 9). 

La legge, la testimonianza, gli statuti, le leggi del Signore sono la Bibbia: ora come potrebbe essere perfetta, se non fosse intelligibile? come ristorerebbe l’ anima, se non si potesse comprendere? come renderebbe savio il semplice, se questo non la intendesse? come rallegrerebbe il cuore? come illuminerebbe gli occhi?

Il salmo 119 è una continua dichiarazione della chiarezza della Bibbia: ma ci accontentiamo di citare
il versetto 105: 
La tua parola è una lampada al mio piede, ed un lume al mio sentiero.” 
Se è lampada al piede e lume ai sentieri, è dunque chiara. Gesù Cristo rimandava continuamente i Giudei alle Scritture: dunque fino ai tempi di Gesù Cristo le Scritture tutte erano chiare: sono forse dopo di Lui divenute oscure? Non vi è cosa più chiara e più alla portata di tutti che la risurrezione di un morto; eppure Gesù Cristo dice: “Se non ascoltano Mose e i profeti, non pur crederanno, avvegnaché alcun dei morti risusciti ” (Luc, 16, 31).

I fedeli di Berea (Atti 17) non vollero credere alla parola degli Apostoli se non dopo averla confrontata con la Bibbia, e lo Spirito Santo li loda per ciò: ora se la Parola di Dio non fosse chiara, se si dovesse stare piuttosto alle spiegazioni degli uomini, lo Spirito Santo avrebbe avuto torto di lodare i Bereani. Se nella Parola di Dio vi è una parte meno chiara, ella è certo la parola profetica: eppure san Pietro la chiama una lampada rilucente in luogo oscuro (2 Piet. 1, 19). La Bibbia è oscura? Ma dove di grazia? Quale è quell’articolo di fede, quella regola di condotta che non sia in essa espressa con la maggiore possibile chiarezza? Diamone pochissimi esempi. 

La dottrina della giustificazione e della grazia in mano ai teologi è divenuta la dottrina la più oscura, il vero semenzaio delle eresie. Apriamo quel libro che ci si vuol far credere oscuro, e vedremo che “nessuna carne sarà giustificata dinanzi a Dio per le opere della legge” (Rom. 3, 20); “essendo gratuitamente giustificati per la grazia di Esso, per la redenzione che è in Cristo Gesù" (Rom. 3, 24) ; “noi dunque concludiamo che l’uomo è giustificato per fede senza le opere della legge” (ver. 28); “sapendo che l’uomo non è giustificato per le opere della legge, ma per la fede di Gesù Cristo" (Galati 2,16). Dov'è l'oscurità che nella dottrina secondo i teologi è la più oscura? 

Se noi vogliami conoscere il capo della Chiesa, se questo capo sia unico come la testa in un corpo,
se abbia un rappresentante, noi apriamo il libro oscuro, ed esso ci dice: “Il marito è capo della donna come Cristo è il capo della Chiesa” (Efesi v, 23). Lo capite il libro oscuro? come il marito è capo UNICO della moglie, senza rappresentante, e senza.... così Cristo è capo unico della Chiesa. Se vogliam sapere se vi siano molti mediatori fra Dio e gli uomini, a cui si deve ricorrere nelle nostre preghiere; il libro oscuro ci dice che come vi è un sol Dio, così vi è un solo Mediatore fra Dio e gli uomini, e questi è Gesù Cristo (1 Tim. 2, 5). Se vogliam sapere quale sia il culto che Dio voglia da noi, il libro oscuro ci dice che dobbiamo adorarlo in ispirito e verità, che dobbiamo adorare, prestar culto a lui solo; che non dobbiamo farci immagini di sorte alcuna per prostrarci innanzi ad esse (Giov. 4, 24; Matt. 4, 10; Esod. 20).

Noi non vogliamo fare un catalogo di tutte le dottrine insegnate dalla Bibbia, che sarebbe cosa troppo lunga; ma dal saggio che ne abbiamo dato i lettori giudichino dell’oscurità di quel libro. La Bibbia non è oscura; ma diviene tale quando la vogliamo far parlare secondo i nostri interessi. Ma vi è un ceto di persone, e la Bibbia ce ne avverte, che credono la Parola di Dio essere oscura. Diremo noi chi sono cotesti tali? Poiché la Bibbia lo dice, lo dobbiamo dire ancor noi. Dice s. Paolo:

"Ma se il nostro evangelo è ancora velato, esso lo è per quelli che periscono, nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinché non risplenda loro la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che è l'immagine di Dio".  (2 Corinzi 4,3-5)

Ma a che scopo dilungarci a dimostrare una cosa così evidente? L’evidenza non si dimostra. La Bibbia è parola di Dio; dunque non è, e non può essere oscura: e coloro che la dicono oscura, o mentono, ovvero appartengono a quella classe di uomini di cui parla Paolo nel passo ora citato. 


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